Si informa la spettabile clientela che la struttura è chiusa per ferie dal 10 Gennaio al 30 marzo.
Vi aspettiamo a breve!
Benvenuti a L'Isola d'la Cerrea
Il b&b l’Isola D’la Cerrea si trova a Mombasiglio, un comune della provincia di Cuneo, in Piemonte. È posto fra Mondovì e Ceva, guardia della Valle Mongia ed è a pochi chilometri dal mare, dalle montagne e dalle Langhe.
Un castello maestoso che troneggia sulla cima del colle ed è circondato da un parco da cui si può ammirare uno spettacolare panorama sulle colline sottostanti. Un sito storico antichissimo, pesantemente danneggiato nel XVI secolo durante le guerre tra Francia e Spagna e poi ristrutturato nel 1602. E’ sviluppato su tre piani fuori terra:all primo piano, il Museo napoleonico. Infine, una torre quadrata in pietra e una più bassa inglobata nell’edificio. Oggi il Castello è di proprietà della Fondazione Castello di Mombasiglio, sede del G.A.L. Mongioie e del Museo Generale Bonaparte.
Allestito all’interno del Castello, questo Museo fa riscoprire la storia locale in modo alternativo, attraverso gli occhi del pittore Giuseppe Pietro Bagetti. All’interno, uniformi, collezioni di soldatini in piombo e plastici di battaglie, ma anche quarantaquattro incisioni su rame tratte dagli acquerelli del pittore e volute proprio da Napoleone. Rappresentano una ricognizione geografica, economica, sociale di questo territorio sul finire del XVIII secolo, in una sorta di viaggio virtuale all’indietro, sala dopo sala.
Un Sito che conserva i resti della Chiesa di Sant'Andrea, importante edificio di culto dell'antico nucleo abitativo di Mombasiglio, demolita nel lontano 1923. Si può ancora vedere ciò che rimane della pianta rettangolare con abside semicircolare, l'Altare staccato dal Coro e i muri della facciata che facevano base per il campanile romanico, sostenuto all'interno da un pilastro o colonna.
Rinvenuta nel 1923 in occasione dei lavori di demolizione della chiesa di S. Andrea, dove era stata reimpiegata, dopo una rudimentale sbozzatura, come acquasantiera.La stele presenta, all'interno di una cornice rettangolare, un rilievo fi-gurato con un personaggio maschile adagiato su kline ed uno femminile seduto su un trono. Sullo sfondo, tra la cornice e le due figure, essa riporta, realizzata con un'esecuzione alquanto maldestra, un'iscrizione in lingua etrusca: husi (e) vete zalle, interpretata da G. Colonna come iscrizione onomastica corrispondente, con inversione dell'ordine delle parole, alla formula latina Salvius Vetius Iunior. Tipicamente etrusca per la tipologia e l'iconografia del rilievo figurato, la stele sarebbe da riferire alla sepoltura di un etrusco di probabile origine italica, forse dell'area fiesolana, e confermerebbe la persistenza di rapporti tra l'Etruria settentrionale e la Liguria, anche interna, già indiziati a partire dalla metà del VII secolo a.C. ed ancora attivi tra il IV e il II secolo a.C. Essa è consevata all’interno della sede Comunale
Aperta nel 1995, è attualmente totalmente informatizzata. La Biblioteca Civica è un'istituzione comunale e fa parte del Sistema Bibliotecario Monregalese. Attualmente possiede circa 7.000 volumi ed ha una media di 1500 prestiti all'anno. In biblioteca vi sono libri per tutte le età: dai libri-gioco per i bebè di pochi mesi, ai testi di narrativa e saggistica per tutti, con particolare attenzione alle ultime novità.
Eccoci a quello che, in pochi sanno, è il ponte naturale più grande d’Europa, che passa sul torrente Mongia. Creato naturalmente, si dice, in circa un milione di anni per effetto dell'erosione del torrente. Una perla naturale da vedere almeno una volta nella vita per la sua estrema bellezza, ma anche per il fatto che si tratta di un fenomeno geologico raro, anche a livello europeo.
A Viola potete trovare il bellissimo parco con piste ciclabili che è uno tra i più gettonati luoghi dove trovare tanti sentieri che si sviluppano nel verde della piccola Valle Mongia. Itinerari con entrata nel bosco, sviluppi su percorsi completamente naturali, una linea downhill per rider esperti, percorsi con pendenza costante adatti a tutti i livelli e passeggiate più leggere e poco impegnative. Un vero paradiso per gli amanti della pedalata.
Sempre in Val Mongia è possibile, per gli amanti delle due ruote organizzare gite guidate e non su moto enduro e stradali.
Siamo alla Rocca dei Corvi, una suggestiva e affascinante ferrata meta di tutti gli appassionati di arrampicata, ma anche per chi ama destreggiarsi in una giornata più estrema. Questa rocca si trova a St.Gréé.
Sempre a St.Gréé, in inverno, gli appassionati di sci e snowboard hanno a disposizione un comprensorio sciistico con quasi 9 km di piste e 2 impianti di risalita, ad un'altitudine tra i 1.052 e i 1.740 m. Qui, anche 3 percorsi con racchette da neve, una moderna pista da pattinaggio sintetica di oltre 700 mq e bar e ristoranti dove concedersi una pausa e rilassarsi.
Mombasiglio, Lisio, Scagnello, Battifollo, Lesegno: questi sono solo alcune dei piccoli borghi che costellano la Valle Mongia e che è possibile raggiungere in pochi minuti, per visitare le tante aziende agricole, molte delle quali attive nel campo della coltivazione biologica e a chilometri zero, per degustare i prodotti tipici del Territorio e fare una passeggiata tra la storia e la tradizione di queste terre oppure far divertire i propri bambini nelle fattorie didattiche aperte ai visitatori.
Dalla Valle Mongia, in mezz’ora di auto, è possibile raggiungere il mare e arricchire così la propria vacanza con una giornata in spiaggia o con un delizioso pranzo di pesce, per poi tornare a farsi cullare dalla natura e godersi il tramonto tra le colline della Valle.
Un’altra tappa irrinunciabile quando si viene in Valle Mongia, sono le Langhe, distanti solo pochi chilometri. Un Territorio famoso in tutto il mondo per le sue colline, le alture che si alternano a distese immense di vigneti ricchi di colori, i borghi, i castelli. Una terra che ospita alcune delle città più belle del Piemonte, come Alba, Barolo, La Morra, Neive. Storia e tradizione e, ovviamente, cibo e vino. Perché questa è la patria dei vini più prestigiosi e dei piatti più amati della nostra storia: Barolo, Barbaresco, Nebbiolo, Arneis e poi il famoso tartufo bianco d’alba, i tajarin, gli agnolotti del plin, il Bunet. Langhe da scoprire e da vivere: il consiglio è di non perderle!
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